Guardare gli atteggiamenti dei bambini da un’altra prospettiva, con amore e rispetto, significa essere aperti e empatici verso le esperienze e i sentimenti dei bambini, cercando di comprendere il loro punto di vista e le motivazioni dietro i loro comportamenti. Questo approccio permette di sviluppare relazioni più autentiche e significative con i bambini, favorendo un clima di fiducia e rispetto reciproco.
Attraverso l’osservazione attenta e la riflessione guidata, i partecipanti ai workshop possono imparare a riconoscere i segnali non verbali e le espressioni emotive dei bambini, a interpretare in modo più accurato i loro bisogni e desideri, e a rispondere in modo adeguato e sensibile alle loro richieste. Inoltre, l’approccio amorevole e rispettoso favorisce lo sviluppo dell’autostima e dell’empatia nei bambini, promuovendo un clima di relazioni positive e costruttive all’interno dell’ambiente educativo.
In conclusione, i workshop che incoraggiano a guardare gli atteggiamenti dei bambini da un’altra prospettiva, guidati da uno sguardo amorevole e rispettoso, possono rappresentare un prezioso strumento di crescita e sviluppo personale per coloro che lavorano o vivono con i bambini, contribuendo a creare ambienti educativi più inclusivi, empatici e rispettosi.
Amare senza condizioni e senza riserve
Scoprire l’utilità di passare dalla logica dei premi e delle punizioni a quella dell’amore e della ragione.
La relazione educativa basata sull’accettazione reciproca senza condizioni è un approccio che mette al centro l’amore, l’interesse e il rispetto per il bambino, anziché mettere l’accento sul controllo del comportamento o sull’imposizione di regole e aspettative. In questa prospettiva, educatori e genitori si prendono cura dei bambini non con l’obiettivo di plasmarli in un certo modo o di ottenere conferme sul proprio ruolo di educatori, ma semplicemente perché li amano, si godono il tempo trascorso con loro e traggono beneficio dalla relazione.
Che si tratti dei propri figli o dei bambini di un progetto educativo, l’importante è che la presenza degli adulti sia motivata dall’amore, dall’interesse e dalla volontà di condividere momenti significativi di crescita e apprendimento insieme ai bambini. In questo modo, la relazione educativa diventa autentica, empatica e arricchente per entrambe le parti, creando un ambiente di fiducia e reciproco rispetto
28 settembre dalle 9:30 alle 13:30
Laura Salzani
Mamma, fondatrice dei progetti di Pedagogia del Bosco di Fuori nel Mondo, tagesmutter, educatrice e formata in pedagogia del bosco presso la scuola di Selima Negro.
E se poi prende il vizio? Come gestire i capricci ascoltando i bisogni dei nostri bambini
Scopriremo che I capricci sono una cosa seria. Il “capriccio “è sempre l’ espressione di un BISOGNO FONDAMENTALE insoddisfatto, di un esigenza profonda non accolta dall’adulto.
16 novembre 9:30 13:30
Paola Ferrari
- Psicologa
- Psicoterapeuta Sistemico Familiare
- Terapeuta EMDR
- Operatrice psicologica in PMA
- Sessuologaclinica
Sottosopra: sguardi per leggere il disordine
Quando i bambini giocano siamo spesso portati a considerare quello che accade davanti ai nostri occhi come disordine, caos e incuria e questo ci procura spesso frustrazione, rabbia, urgenza al riordino.
Ma come mai i bambini dis-ordinano? Come funzionano i processi esplorativi durante il gioco e cosa possiamo leggerci dentro?
Conoscere le modalità di apprendimento dei bambini, scoprire il dietro le quinte dell’apprendimento e analizzarne i punti di meraviglia ci aiuterà a comprendere meglio il frastuono di materiali, i miscelamenti e le tracce che i bambini mettono in campo quando esplorano.
Alleneremo dunque nuovi sguardi e nuovi equilibri per un viaggio dentro al caos ordinato dell’infanzia.
18 gennaio dalle 9:30 alle 13:30
Jessica Omizzolo
Coordinatrice psicopedagogica, formatrice e docente,
consulente educativa e supervisore. Esperta di albi illustrati, amante di fotografia e natura.
Educare all’autonomia: tra bisogni, potere e responsabilità
15 marzo dalle 9:30 alle 13:30
Per Kohn (2010, p. 217) noi adulti, se vogliamo sostenere l’autonomia di un bambino, non solo dobbiamo fargli sapere che le sue opinioni contano, ma dobbiamo
“Aiutarlo ad elaborare le ragioni a sostegno delle proprie opinioni, anche se non le condividiamo”. L’autonomia si basa sull’esercizio di costruzione delle proprie scelte, e non solo nel saperne selezionarne una tra un numero limitato offerto dal contesto o dagli adulti. Senza reale possibilità di scelta non c’è autonomia (Kohn 2010).
Alessia Chiara
Educatrice, tagesmutter, laureata in scienze dell’educazione e formata in pedagogia del bosco.
Educazione a e con il rischio
24 maggio dalle 9:30 alle 13:30
Stare fuori significa, infatti, andare incontro alla consapevolezza che noi adulti, noi esseri umani, non abbiamo il controllo di tutto ciò che succede a e intorno a noi. E l’obiettivo non è averlo… saremmo destinati al fallimento e alla delusione costante! È invece sviluppare le risorse per stare dentro alla dimensione dell’incertezza, della necessità di scegliere al meglio delle nostre possibilità e prenderci la responsabilità di ogni eventuale conseguenza.
Pedagogia del Bosco, Selima Negro,2019
Selima Negro
50 euro a incontro
Pacchetto incontri completo 220 euro invece che 250.
- Luogo Bosco WWf di Vanzago
- Materiali via mail ogni fine incontro
Pagamento anticipato con bonifico entro il 29 agosto per il pacchetto completo
Il percorso di workshop può partire solo al raggiungimento di minimo 10 iscritti.